venerdì 17 maggio 2013

A casa O'ren

Ezechiele 25:17. “Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te.”

Ivi trovammo una sorpresa: il portone era aperto, e a tenerlo aperto era il corpo senza vita di una guardia! Entrammo: molte altre, decine, giacevano riverse sul suolo, nel cortile e anche all'interno della villa. Cautamente, ci introducemmo in una grande stanza sulla quale troneggiava una balconata raggiungibile da uno scalone. Su di essa, c'erano due uomini, che tenevano in mano una donna orientale, evidentemente O Ren. Non appena li vedemmo, percepimmo che non erano essere comuni; non erano nemmeno spiriti, ma albergava in loro qualcosa di sovrannaturale. Forse anche loro avvertirono qualcosa in noi, perché ci trattarono con una sorta di sprezzante ironia, dopo aver ucciso la donna. Dissero di chiamarsi Vincent Vega e Jules Winnfield  ma quando si udirono dei passi provenire da un corridoio d'accesso, asserirono di doversene andare, e lo fecero in modo spettacolare: ad un loro cenno, si aprì nel nulla un vortice, nel quale si tuffarono.



Non avemmo il tempo di pensare a loro: dieci felloni ci aggredirono, ma ebbero cattiva mercede della loro viltà. In pochi minuti, giacevano tutti al suolo morti. Solo una fanciulla, d'aspetto orientale, armata di una sorta di mazzafrusto ed estremamente agile si batté con valore, riuscendo anche a distruggere in modo quasi irreparabile il corpo ospite di Ozzy. Ammirato dalla sua valentia, avrei voluto risparmiarle la vita e, invece di colpirla, mi limitai ad immobilizzarla. Ne approfittai per chiederle chi fosse e cosa sapesse di O Ren, che la ragazzina considerava una sorta di madre, ma ella era troppo disperata per parlarne.
Decidemmo di salire nello studio, indicatoci dalla fanciulla, alla ricerca di tracce. Prima, però, Ozzy mostrò tutta la sua viltà: del resto, se lui stesso è privo di valore, come può riconoscere e rispettare quello altrui? Con un ignobile raggiro, indusse la giovinetta ad afferrare la sua chitarra, e così prese possesso del suo corpo, uccidendola.

Non c'era tempo per litigare, salimmo e fra le carte scoprimmo circostanze molto interessanti. L'azienda della famiglia di Nancy Callahan produceva armi, per lo più armi bianche. Ma l'aspetto più curioso erano gli indirizzi delle consegne: molti erano in luoghi come “via delle Anime Fraudolente, 666, Averno”, o “Corso Lussuria, 69, Inferi”. In ultimo rinvenimmo alcuni appunti riportanti lo nome Hattori Hanzo, divenne il nostro prossimo obbiettivo.

di Ludovico Jacopo Ariosto

2 commenti:

  1. Vincent Vega e Jules Winnfield ... per la miseria...

    Mi pare che le citazioni da B movie si sprechino hihi

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  2. ... è una figata sta storia, non mi divertivo così d auna vita e non sono finite, credimi...

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