venerdì 17 maggio 2013

Che cos'è Anime&Sangue

Per spiegare a chi non lo conosce mi limito a copia\incollare una delle tante recensioni presenti sul web...

Recensione a cura della Gilda del Drago Nero
(Gilda Del Drago Nero Recensione Anime&Sangue)


Anime e Sangue è la nuova creazione di Matteo “Curte” Cortini, già famoso per aver creato il tanto osannato Sine Requie. Questa volta, il Curte si avventura in un ambito ben diverso, creando un gioco ampiamente sfruttabile in miriadi di modi diversi.

La base del gioco

Narrativamente, la base del gioco è nel determinare il personaggio. Infatti, i giocatori non dovranno interpretare persone in carne ed ossa, radicate in una loro realtà o in realtà abbastanza simili. Il personaggio che si dovrà interpretare, è uno spirito, vincolato in un’arma (o un oggetto), che s’impossessa del corpo di chi brandisce tale arma. Ciò permette di avere a tavola, giocatori completamente diversi tra loro, magari provenienti da realtà completamente diverse e che si ritrovano, insieme, in un’ulteriore realtà ben distinta.
Alla base della creazione, sta il significato di Realtà. Il manuale spiega che, come la nostra sia una realtà per noi, esistono altre miriadi di realtà che si creano anche da una storia o da un film e dal pensiero di più persone. Detto questo, possiamo ben capire perché, allo stesso tavolo, ad affrontare la stessa avventura, possiamo trovare Albert Einstein, Jack lo Squartatore e Lord Voldemort.
Proprio questa possibilità di creare un personaggio senza limiti (in senso narrativo) è la prima particolarità del gioco.

Spiriti e colori

Un templare impossessato dal Caos puro
Ovviamente, questi spiriti devono seguire un regolamento per essere giocati.
Alla creazione dello spirito, io giocatore dovrà scegliere il colore (o la coppia di colori) dello spirito, tra i seguenti sette: Bianco, Nero, Giallo, Blu, Rosso, Verde e Caos.
La scelta dei colori vincolerà il carattere, i poteri e le attitudini degli spiriti. Così avremo Albert Einstein con un Blu puro, Jack lo Squartatore un Bianco/Caos e Lord Voldemort un Nero/Caos.
Il colore, oltre a gestire la narrativa del personaggio, darà anche incantesimi differenti. Gli spiriti usano determinati incantesimi (che apprendono col passare del livello) e che devono far parte dalle liste di colori (o del colore) dello spirito. Ovviamente gli incantesimi rispecchiano il carattere del colore. Il rosso ha incantesimi di fuoco, che divampa e uccide, il bianco ha incantesimi di cura e protezione, il giallo ha incantesimi di trasformismo, eccetera…
Il Caos è un po’ un “colore” a parte. Non è un vero e proprio colore, ma dà la possibilità di imparare da più liste di incantesimi, senza però eccellere in niente.

Mondo di gioco, ovvero metambientazione

Sì, Anime e Sangue è una Metambientazione, poiché non da un’ambientazione precisa, ma dà la possibilità (e anche una valida motivazione) di poter giocare in qualsiasi ambientazione si voglia. Nel manuale, è spiegato che il gioco si ambienta in una Multirealtà, cioè una moltitudine di universi paralleli che presentano Realtà distinte e differenti. Realtà in cui, ai livelli più alti, potranno anche essere visitate in vari modi. Così potremmo trovare Einstein che si impossessa un Nano Barbaro, Jack lo Squartatore che si impossessa un Elfo Chierico e Lord Voldemort che si impossessa un Umano Paladino. Ovviamente agli spiriti interessa poco del loro nuovo corpo e del suo passato (se il corpo era di un paladino o un mago, lord Voldemort si comporterà come si comporterebbe normalmente lord Voldemort). E magari, dopo aver preso abbastanza potere, Lord Voldemort porta tutti e tre gli spiriti nella sua realtà, dove esistono i babbani e i maghi, così che lui possa vendicarsi del suo nemico giurato: Harry Potter.

Sistema di gioco

Un rockettaro con uno spirito Rosso puro
Il sistema si basa molto sul classico d20 System, con una sostanziale differenza. Le caratteristiche attive saranno solo 4 (Violenza, Movimento, Interazione e Magia) e si baserà tutto su queste.
Ma la caratteristica principale è l’utilizzo di SOLO il d20. Ogni capacità, comporterà l’uso di uno o più d20, e non richiederà uso di altri dadi. Anche in combattimento, si userà solo di d20. Se supererà il Valore dell’avversario, questo sarà “Sconfitto”, altrimenti sarà solo “Ferito” (e quindi il suo Valore calerà di 1). Ovviamente l’avversario potrà provare a schivare il colpo con una prova contrapposta o usare un punto armatura (che sono massimo tre e si cancellano ad ogni utilizzo) per evitare completamente il colpo.
Esempio Einstein prova a colpire con una spada Lord Voldemort. Einstein tira di Violenza e fa 25, il Valore di Voldemort è 22 (che è basso, di norma sono più alti) quindi l’avrebbe sconfitto, ma il corpo di Voldemort ha 3 punti armatura (è un paladino, no?) quindi il giocatore di Voldemort decide di cancellare un punto armatura per evitare il colpo. Narrativamente, il nano impossessato da Einstein avrà sferrato un possente colpo mortale verso Voldemort, ma la sua grande corazza ha parato il colpo. Ora Voldemort è ancora vivo, ma la sua armatura è pesantemente compromessa.

Una delle Realtà presentate nel manuale di Anime e Sangue!

In conclusione, il gioco si presenta come un’innovazione! Si può interpretare ciò che si vuole e lo si può fare nella realtà che si vuole. Il regolamento è molto semplice e richiede poche cose da imparare. Il gioco ha uno stile mortale, ma a morire sarà il corpo e non lo spirito, quindi basterà trovare un altro corpo.
Probabilmente, essendo alla prima versione, ci saranno dei piccoli regolamenti da smussare, ma il gioco di base si presenta già come ben fatto e con una possibilità di gioco molto ampia. Tutto da provare.

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