Disgraziatamente,
Rocco conosceva la nostra meta e dirottò una grande carrozza pubblica su di
essa, attirando peraltro l'attenzione di altri agenti, i quali però avevano
espresso divieto di agire all'interno della discoteca e, quando seppero che il
dirottatore vi era entrato, si allontanarono.
Mentre
il Curte e Ozzy entrarono dall'ingresso principale (da sboroni quali sono, ndr),
io, Alessandro e Rocco preferimmo accedere dal retro: azione che ci riuscì
perché Rocco lanciò un incantesimo d'amore sulla guardia che custodiva tale
porta. Appena dentro, lo lanciò anche su di una spogliarellista, sicché io e
Alessandro dovemmo procedere da soli.
Giungemmo
infine alla sala principale, in vista del privé nel quale – come sapevo avendo
letto il pensiero della guardia – si trovava Top Dollar. Lo segnalai ad Ozzy e
al Curte, ma non appena ci muovemmo alla volta della tana del vampiro, notammo
che varie guardie agili in modo non umano davano mostra di volerci accerchiare.
Ozzy
ruppe gli indugi, lanciò due Bombe di Luce nella sala e tutti corremmo verso il
privé. Molti vampiri provarono a fermarci: li sterminammo, ma fecero così
guadagnare tempo al loro signore. Quando entrammo nel privé, lo trovammo vuoto.
Prima
che potessimo pensare al da farsi, ricevemmo una comunicazione via radio da
Rocco: Top Dollar era passato davanti alla porta della stanza nella quale si
era appartato con la spogliarellista. Lui aveva provato a fermarlo, ma era
ridotto a mal partito.
Sfondando
uno specchio, ci gettammo all'inseguimento, raggiungendolo appena in tempo. Top
Dollar era un combattente forte, vigoroso, e dotato di magici anelli in grado
di preservarlo più volte da colpi che si sarebbero rivelati mortali per
chiunque. Quando oramai la situazione sembrava volgere al peggio, vidi il Curte
e Ozzy recitare simultaneamente un incantesimo, li vidi fondersi in un unico
corpo luminoso di energia, il leggendario CurtOzzy (creatura mitologica
dell’epica classica, ndr), li vidi sferrare un colpo tremendo all'unisono
contro il vampiro.
Top
Dollar barcollò.
Rocco,
rialzatosi, gli assestò il colpo di grazia con la sua mazza (magica).
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